Se volessimo lasciare andare ciò o colui che provoca frustrazione delusione rabbia e trovare un pò di pace? Alcuni pensieri, ricordi o strascichi di traumi subiti producono un trigger che scatena sofferenza, tensione.
Ci è data sempre la possibilità di riprendere il nostro controllo emozionale, ci sono tante tecniche ma non è la sede questa per parlarne. Ne parlo, se sei interessato, nel mio corso di crescita dell’Io.
L’azione più importante e decisiva per abbattere già al nascere la questione che causa sofferenza almeno del 50 per cento e il trand che comporta è innanzitutto parlarne con qualcuno o contestualizzare!! Se abbiamo una delusione amorosa o di altro tipo in primo luogo effettuiamo una generalizzazione delle emozioni ( Matte Blanco).
Se questo dura un periodo ragionevole va bene ma se persiste dovremmo stare attenti a non creare delle convinzioni negative. Uno dei pensieri più comuni è : mi va tutto male. Siamo sicuri che non è solo oggi? Le persone proprio non mi vogliono.
Su queste riflessioni dunque condizionate dall’emozionalità, dovremmo provare a costruire con intenzionalità un'altra mentalità. Per esempio siamo sicuri invece che non si tratta solo di quella persona?
Un altro tipo di mentalità per rapportarsi ad una delusione potrebbe anche essere, secondo tutta la psicologia americana, pensare solo a idee che comportano un trigger piacevole o anche abitudini che ci regalano un tot di benessere.
Insomma l’artefice delle idee e degli stati fisiologico che ne conseguono sarebbe sempre l’uomo stesso e non il contesto.
Dunque contestualizzare e esternare secondo le varie teorie psicologiche nominate o secondo gli approcci recenti più pragmatici riduce subito del 50 per cento almeno, il problema.
Un ulteriore modo ancora possibile o un secondo step dopo che abbiamo inquadrato ragionevolmente la questione abbattendo le nostre superflue preoccupazioni, è porsi una domanda: chi ha deciso di arrivare a quel punto, chi si è trascinato in quella relazione? Chi si è messo in quella situazione direttamente o indirettamente? Ben presto scopriremo che siamo stati proprio noi almeno nell’80 per cento dei casi.
Se abbiamo scelto quelle azioni che quindi ci hanno portato a “ inceppare in quello scoglio” allora va bene cosi . Quindi contestualizzare significa smaltire i pensieri da proiezioni sul futuro o da ricordi che non ha più senso di portarsi dietro ma assumersi la responsabilità almeno in parte di quanto accaduto.
Dunque siamo giunti sino a questo punto dobbiamo stabilizzare praticando spesso la nuova mentalità. Se siamo regolari a soffermarci sulla frustrazione da questa chiave di lettura allora passeremo da uno stato di tristezza, a quello di rabbia, frustrazione e finalmente dubbio e gioia.
La coscienza ( Abrhams ) è un continuum per certi versi meccanico e ragionare in questa direzione produce questo effetto su molte persone. Ovviamente bisogna scomputare le differenze individuali e le diverse culture di provenienza.
Portare emozioni positive su qualunque azione o pensiero è l’anello finale di un nuovo modo di guardare e riflettere ma parte da una decisione volontaria di restare con quelle idee che sono un sostegno benevolo al nostro io e non un giudizio critico.
Si può anche focalizzare il pensiero in maniera produttiva o del tutto neutro cioè solo sul ritmo interno di serenità sullo stato percepito nell’insieme dentro di noi allontanandoci da pensieri tossici.
Focalizzarsi sull’esperienza vissuta, sul fatto che magari per entrambi è meglio che sia andata cosi, sono forme di reazione decisamente più vicine in una scala di coscienza al benessere. Mentre fissarsi sul darsi le colpe o chiedersi i mille perché sia accaduto produce inquinanti dello spirito e ristagni pericolosi per l’io.
Dobbiamo sempre sforzarci di trovare e sperimentare energia positività. Al fine di una elaborazione di un evento stressante dal lutto a una frustrazione e quant’altro il segnale che stiamo sulla strada giusta vicini a beneficiare dell’accaduto come esperienza è l’accettazione.
Gli scogli che si incontrano sul cammino sono raggirabili solo così, mentre ogni sforzo realizzato per liberarsi compulsivamente e con stress rischia di incistare il problema e ingigantirlo.
Comentários