Lo psicologo e la consulenza individuale
La psicologia è una disciplina che si occupa di studiare il comportamento dell’uomo da un punto di vista sociale, familiare, culturale, psicofisiologico e biologico.
Studia le determinanti delle motivazioni, delle emozioni, delle capacità cognitive in caso di funzionamento normale dell’individuo ma anche deficitario, nei vari contesti e in base alle diverse età.
In particolare con la sua professione lo psicologo si occupa di prevenire, curare, effettuare una diagnosi e pianificare un trattamento attraverso l’osservazione, l’intervista, il colloquio, la somministrazione di test, fermo restando il rispetto di tutte le normative vigenti.
Dopo dunque aver conseguito la laurea di almeno cinque anni, superato l’esame di stato, dopo ancora un anno di tirocinio esperienziale, lo psicologo chiede l’iscrizione all’albo.
Ancora dopo altri cinque anni, il medico o lo psicologo possono divenire psicoterapeuti frequentando una scuola di psicoterapia riconosciuta al cui termine è previsto un ulteriore esame, tesi e iscrizione come psicoterapeuta.
Lo psicoterapeuta studia finemente il comportamento psicopatologico delle persone e affina le capacità cliniche di cura e riabilitazione.
Chiunque nel corso della vita si può trovare ad affrontare un periodo di crisi.
Spesso i motivi possono essere i più disparati come una sensazione di forte paura che si innesca senza un motivo, una tensione familiare, un lutto, una separazione, in ognuno di questi molteplici casi si può chiedere l’aiuto di uno psicologo.
Non è facile rivolgersi ad una persona vista come estranea o non valida su un piano sociale visto che la maggior parte delle persone pare abbiano svariati pregiudizi che vanno dall’idea di aderire incontrollatamente ad un percorso senza fine o di essere cambiati da uno “strizzacervelli”.
Invece, il tipo d'intervento psicologico è di sostegno, supporto e talvolta risoluzione di disagi emotivi legati a situazioni di forte ansia, a sbalzi d’umore, idee ossessive o comportamenti “disfunzionali” e altri sintomi sino al gioco d’azzardo e alle nuove forme di dipendenza dai social e così via.
Sulla base della mia esperienza clinica per lo più le persone riportano addirittura un vissuto di fallimento sia perché non si perdonano quel sintomo tipo l’insonnia, le abbuffate, un matrimonio in stallo e sia perché da soli non riescono a risolvere.
La consulenza psicologica invece è il primo passo per aiutarci a comprendere il significato dei problemi esperiti e anche di far carico un terzo esterno e quindi più obiettivo di un'eventuale ipotesi di diagnosi e cura.
Sarebbe opportuno rivolgersi allo psicologo spesso sia in età evolutiva attraverso la figura dello psicologo scolastico, dello psicologo familiare o infantile che in età adulta.
Dunque, nel primo incontro si decidono gli aspetti tipici degli appuntamenti che hanno cadenza settimanale o quindicinale e più o meno la durata dell’intero percorso.
Si effettua una conoscenza reciproca soprattutto in merito agli aspetti chiamati “setting”, (luogo, modalità, tipologia d'intervento…).
Tuttavia, non è vincolante il primo colloquio o la singola consulenza nel senso che se la persona non si sente sufficientemente rispecchiata non deve necessariamente continuare con quel professionista.
Anzi, è proprio la persona stessa che mostrerà motivazione ad un cambiamento avvalendosi delle proprie risorse, e in aggiunta dell’aiuto di uno specialista, non cioè di una figura con cui innescare una dipendenza patologia o inefficace.
In genere le paure iniziali però spariscono subito dopo una prima conoscenza.
Già nel primo colloquio si mettono a fuoco alcuni aspetti, in genere per chi vuole risolvere bene vengono svolti alcuni incontri o si stabilisce una durata limitata nel tempo.
Il risultato a seguito di un follow up arriva, la difficoltà e poi mantenerlo in maniera stabile.
Per informazioni o per un primo appuntamento basta visitare il sito alla voce contatti.
Presso lo studio della dott.ssa Cafarelli si effettuano consulenze e pacchetti di trattamenti di dieci incontri.
Per coloro che necessitano di più incontri o maggior tempo per rielaborare alcuni “nodi” emotivi è meglio sempre parlarne e confrontarsi di persona.